Landini Invoca: Votare Sì al Referendum per Fermare la Tragedia dei Morti sul Lavoro

La sicurezza sul lavoro e la dignità del lavoratore sono temi di fondamentale importanza. E Maurizio Landini, segretario della Cgil, ne è fermamente convinto. In un momento in cui ogni giorno ci sono notizie di incidenti sul lavoro – taluni mortali, altri meno gravi ma comunque traumatici – il capo del sindacato ha deciso di prendere una posizione chiara e decisa.

Per Landini, un “sì” al referendum non è solo un segno di approvazione per un particolare argomento o questione, ma un modo per dire “basta” alla morte sul lavoro. Un modo, insomma, per rimettere al centro la dignità di chi lavora, troppo spesso ignorata o messa da parte in favore di interessi economici.

Lo ha affermato senza mezzi termini, puntando il dito contro quella che considera una lacuna nel sistema attuale. La vita e la salute dei lavoratori, secondo Landini, devono essere una priorità, non un optional. Non si può continuare a mettere a rischio la vita delle persone per il semplice fatto che stanno svolgendo il loro lavoro.

E dunque, la parola d’ordine per il segretario della Cgil è chiara: basta morire sul lavoro. È un grido di allarme, un appello alla società, un messaggio forte che Landini vuole trasmettere. Perché ogni lavoratore merita rispetto, dignità e sicurezza. E un referendum può essere lo strumento giusto per far valere questi diritti, per far sentire la voce di chi, ogni giorno, si impegna e si sacrifica nel suo lavoro.

La sfida è lanciata. Ora la palla passa alla politica, alle istituzioni, a chi ha il potere di fare la differenza. Se accoglieranno l’appello di Landini, potranno dare un segnale forte e chiaro: la vita e la dignità dei lavoratori non sono negoziabili.

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