È un gioco cinico e crudele quello che, secondo Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, Mosca sta giocando in questi giorni. Da una parte, la Russia sembra avanzare richieste di tregua, dall’altra, non si fa alcuno scrupolo a proseguire i bombardamenti sul suolo ucraino. Un’azione contraddittoria che non fa altro che alimentare la tensione già palpabile a livello internazionale.
“Si, siamo pronti a cessare il fuoco,” ha dichiarato Zelensky, “ma parliamo di un mese, non solo del 9 maggio”. Un chiaro riferimento alla celebrazione della Giornata della Vittoria, ricorrenza importante in Russia, che cade proprio il 9 maggio. In quel giorno, infatti, Mosca potrebbe cercare di guadagnare un po’ di respiro, approfittando di una cessazione temporanea delle ostilità. Ma Zelensky non sembra affatto disposto a concedere un simile vantaggio.
La situazione rimane tesa e complessa, con una Russia che sembra voler mantenere un doppio binario: da un lato le richieste di pace, dall’altro le azioni belliche. Una strategia che, secondo Zelensky, non fa altro che mostrare l’evidente cinismo di Mosca, pronta a chiedere tregua mentre continua a bombardare l’Ucraina. Un atteggiamento che non fa che alimentare l’incertezza e la preoccupazione a livello globale.